Peso che aumenta, gambe tese, caviglie gonfie. La ritenzione idrica coinvolge la maggior parte delle donne ( l’80% ) e le soluzioni proposte dall’industria della bellezza sono sempre più svariate e in continuo aumento.
Dieta della cellulite, bendaggi, creme, drenanti, tisane, integratori, pasticche, allenamenti mirati, oli, spazzole, macchinari, massaggi e alimenti speciali…
Un marketing che bombarda ogni giorno e soprattutto l’estate la nostra società mediante giornali, tv, pubblicità, cartelli, social, immagini.
Quello che sfugge a tutto ciò è che non si può mai attenuare o risolvere un problema se non si sa esattamente cosa è e la causa che lo determina.
È fondamentale infatti chiarire la differenza tra ritenzione idrica e cellulite.
La cellulite è una vera e propria patologia in cui gli adipociti (le cellule grasse) della pelle assumono forma e posizione diversa dalla normalità, creando infiammazione che richiama in maniera sempre più violenta un richiamo di liquidi. Questo ristagno negli stati più avanzati, determina la formazione di cuscinetti che diventano dolenti si percepisce quindi un vero e proprio dolore al tatto.
La ritenzione idrica invece è un ristagno di liquidi che dipende da svariate cause e può essere, se trattato bene e in maniera completa, risolto.
Tra le cause principali troviamo:
sedentarietà
alimentazione scorretta
predisposizione genetica
scarso tessuto muscolare
stress
fumo
farmaci
ormoni
Per quanto riguarda l’allenamento, tantissime persone soprattutto donne, cerano di eliminare la ritenzione idrica affidandosi solo al tapirulan o allenandosi tutti i giorni senza dedicare il giusto recupero muscolare o seguendo corsi di allenamento aerobico fino allo stremo.
Come accennato sopra, anche uno scarso tono muscolare può essere la causa della ritenzione idrica.
Solo sottoponendo il muscolo ad attività di tonificazione e quindi di costruzione muscolare si può attenuare e in molti casi risolvere la situazione.
L’attività prettamente aerobica infatti determina una consistente attivazione dell’enzima 11β-HSD, che attiva il cortisolo nel grasso sottocutaneo e se non ben programmata aumenta la degradazione proteica e fa perdere tono muscolare.
Gli sport come i pesi invece, favoriscono la costruzione del muscolo, l’equilibrio del sistema circolatorio e il rafforzamento del tessuto magro.
Questo non significa abbandonare le attività ad alta intensità, ma non concentrarsi esclusivamente solo su quelle pensando che “più si suda più si risolvano problemi di ritenzione, peso e grasso!”.
Da un punto di vista nutrizionale, la maggior parte delle persone prova a risolvere, la ritenzione idrica, eliminando totalmente il sale da cucina.
Questo tipo di approccio è del tutto controproducente.
Sicuramente una riduzione del sale nella propria alimentazione è utile, ma l’eliminazione totale peggiora la situazione in quanto i sistemi di equilibrio del corpo determineranno l’aumento della produzione dell’aldosterone, un ormone steroideo, che a sua volta bloccherà la perdita di sodio trattenendo più liquidi e quindi aumentando la ritenzione idrica.
Lo stesso effetto è determinato anche dai picchi insulinici o da diete mal bilanciate protratte per lungo tempo.
Insulina, stress ed ormoni sono tutti collegati tra loro e al cortisolo che infiammando il nostro corpo, richiamerà acqua.
Eseguendo quindi un giusto tipo di allenamento, l’alimentazione dovrà rispettare alcune caratteristiche importanti:
-non sottoporsi a diete “fai da te” restrittive
-non eliminare l’assunzione dei carboidrati né introdurre imponenti quantità di proteine
-incrementare il consumo di verdura, acqua e frutta preferendo tipologie ricche di antiossidanti
-evitare il consumo di alimenti scatolati, industriali, preconfezionati
-evitare salumi e formaggi stagionati
-bandire l’assunzione di junk-food (patatine, merendine. )
-aumentare il consumo di alimenti ricchi di acidi grassi omega ad azione antinfiammatoria (frutta secca, pesce azzurro, semi)
-eliminare il consumo di dolci industriali ricchi di zucchero ad azione pro-infiammatoria
-preferire carne fresca e non processata
-bere acqua durante tutta la giornata e non limitarsi ad assumerla solo nei pasti principali (attenzione a non introdurla in maniera eccessiva altrimenti si rischia un’eccessiva diluizione del sangue)
-buttare creme miracolose e stare molto attenti ad assumere integratori o tisane erboristiche che possono interferire con alcune patologie e con alcuni farmaci.
Dott.ssa Rosati Francesca Biologo Nutrizionista
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